Passeggiando per le vie centrali di Arbus potrete osservare lo svolgersi della calma vita del borgo tra mercati rionali e qualche vicolo che offre porzioni di panorama sui boschetti di lecci circostanti.
Dopo una visita dei monumenti principali, come la chiesa settecentesca di San Sebastiano che decora la Piazza dell’Immacolata, la stessa in cui potrete ammirare l’edificio del Monte Granatico, testimone di storie e di vite contadine almeno fino agli anni ‘60, il consiglio è quello di godere del paesaggio, riconosciuto a livello europeo con ben sette siti d’interesse comunitario che vanno dal Monte Arcuentu al Rio Piscinas e dallo stagno di Corru S’Ittiri al nastro costiero della Costa Verde, ricca di spiagge come: Piscinas, Scivu, Funtanazza e Pistis.
Ad Arbus potrete quindi optare per una giornata da trascorrere in totale relax in una delle bellissime spiagge circostanti o andare alla scoperta del territorio facendo gite ed escursioni tra montagna e mare, a bordo di fuoristrada, quad o in gommone.
Vi delizierete poi la sera in occasione delle sagre a tema enogastronomico che vi permetteranno di conoscere e degustare i tanti piatti tipici.
Visita alla Miniera di Ingurtosu
La storia delle miniere della Sardegna la si può studiare, si possono osservare vecchie foto e si possono leggere i racconti di chi ha speso una vita intera nelle viscere della terra. Ma, ancora meglio, le miniere possono essere visitate!
Interi complessi silenziosi e immobili come quando l’attività fu sospesa, si lasciano scoprire lentamente grazie alla competenza di guide turistiche pronte a raccontarvi di argani e alti pozzi.
Il complesso minerario di Ingurtosu, a 13 km da Arbus, cessò la sua attività nel 1968 ma tutt’ora è abitato, anche se da poche persone.
Un luogo particolare, arroccato nel declivio del monte, non troppo distante dai pozzi e dai restanti macchinari che un tempo rimbombavano a valle. Una buona occasione per visitare un villaggio quasi fantasma in cui la maggior parte delle strutture che animavano il complesso, giacciono avvolte dal silenzio in un dialogo infinito con la natura circostante. Imperdibile per gli amanti dell’archeologia industriale!
Per maggiori informazioni relative ai tour disponibili, consultare il sito: www.sardegnacostaverde.it
Tel. +39 392 958 1636
E-mail: info@sardegnacostaverde.it
Immersi nella storia della Miniera di Montevecchio (Guspini)
Nel piccolo borgo di Montevecchio, distante 15 km da Arbus, il tempo si è fermato, tutto è immobile, le imposte delle finestre sono chiuse, come a custodire in queste abitazioni la memoria di un luogo che ha contribuito a scrivere la storia della Sardegna.
Come quello di Ingurtosu, anche la Miniera di Montevecchio fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, inserita nella rete GEO-PARKS dell'UNESCO e merita decisamente una visita.
Un attento restauro ha restituito la Palazzina della Direzione, un gioiello da scoprire in punta di piedi, sotto l’occhio vigile di quei busti dipinti in cui si riflettono lampadari e stoffe damascate.
Non stupitevi se tra agosto e settembre il villaggio sarà avvolto dal possente bramito dei cervi, ormai immersi nella stagione degli amori. Gli esemplari della zona si liberano in versi dal suono, talvolta, straziante che rimbomba tra le strade e nel silenzio del paesaggio.
A vostra disposizione altri 3 tour che vi condurranno alla scoperta delle officine; nelle sale degli argani e nelle aree del pozzo S. Giovanni.
1 percorso € 5,00 (durata 45 minuti)
2 percorsi € 9,00 (durata 90 minuti)
3 percorsi € 12,00 (durata 135 minuti)
4 percorsi € 1,004 (durata 180 minuti)
€ 5,00 intero; bambino 7-12 anni € 3,50; bambino 0 -7 anni e disabili gratuito; gruppi € 3,50.
Piazza Rolandi - Guspini
E-mail: info@minieradimontevecchio.it
Per maggiore sicurezza sugli orari di apertura si consiglia di telefonare al numero +39 3384592082.
Visita alle Tombe dei Giganti San Cosimo (Gonnosfanadiga)
Monoliti di pietra che tracciano spazi sacri, anfiteatri naturali e stele decorate sono le peculiarità delle Tombe dei Giganti presenti in Sardegna.
Silenziose testimonianze di un passato che ha la forza di mostrarsi e lasciarsi scoprire.
Le Tombe dei Giganti punteggiano il territorio isolano, dislocate qua e là, distribuite in maniera non omogenea e con zone ad alta concentrazione nella zona centro occidentale.
In località di Gonnosfanadiga, a circa 27 km da Arbus, si può ammirare la Tomba di San Cosimo, nota anche come “Sa Grutta de Santu Giuanni” (Grotta di San Giovanni).
Per raggiungere le tombe, procedere sulla sp67 in direzione Gonnosfanadiga.