Arrampicare a Ogliastra: la Sardegna incontaminata
In Sardegna non ci si va solo per nuotare, non ci si va solo per sdraiarsi al sole. In Sardegna e, nello specifico in Ogliastra ci si va anche per arrampicare le sue bellissime falesie. Per poter parlare della Sardegna è doveroso menzionare anche il suo interno, le sue montagne e le sue rocce. La parte est dell’isola ospita l’Ogliastra, una delle otto provincie della Sardegna, la più montagnosa (la cima più alta è Punta la Marmora che arriva a 1834 mt), la più disabitata e la più legata ai lavori di pastorizia, di agricoltura e di artigianato. Accanto a queste attività della tradizione, non mancano i servizi d’accoglienza turistica pronti ad accogliere gli appassionati di scalata tutto l’anno.
In realtà, i primi free climber arrivaronoin quest’area della Sardegna negli anni ’70 per esplorare le pareti di Baunei, di Urzulei e di Jerzu. Solo recentemente queste falesie sono state valorizzate, tanto da attirare free climber principianti ed esperti da tutto il mondo.
Oggi l’area per poter arrampicare è diventata molto estesa e comprende tra gli altri Lotzorai, Osini, Seui, Talana, Ulassai e Ussassai. Le montagne, inoltre, godono di un’ottima attrezzatura fissa lasciata sulla roccia e di vie di buona qualità.
La bellezza nell’arrampicare queste pareti sta nello scoprire come una vacanza in Sardegna può diventare un fantastico itinerario in una natura rimasta incontaminata, perché tagliata fuori dalle vie del turismo di massa. Questa è la sua vera ricchezza.
fonte immagine: www.flickr.com/photos/cerionmorgauin/
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