La Sardegna nel cinema: come rivedere i luoghi sardi che più ci sono cari senza muoverci di casa

Copia di Blog-minDiciamoci la verità: in questo momento l’unico modo che abbiamo per goderci la Sardegna è guardarla in televisione. Abbiamo chiesto ad Alessandro Madeddu, uno dei nostri collaboratori cinefili, di scegliere quelli che secondo lui sono i tre migliori film girati in Sardegna e di parlarcene un po’ in questo articolo.

Raccontare la Sardegna attraverso i film è un’operazione riuscita a pochi registi nel corso della storia del cinema. I tre migliori film girati in Sardegna che ho scelto, secondo me, raccontano al meglio le tradizioni e la cultura sarda, attraverso tre punti di vista completamente differenti.

Una commedia che racconta la cultura sarda

3-min“L’uomo che comprò la Luna” è un film del 2018 diretto da Paolo Zucca. La storia vede come protagonista il soldato Gavino Zoccheddu, reclutato per partire in Sardegna e scoprire l’identità della persona proprietaria della Luna. Per una serie di motivi, il soldato tiene nascoste le sue origini sarde, parlando con un forte accento milanese e adottando un falso nome, Kevin Pirelli. Per fare di lui un vero sardo e non attirare l’attenzione della gente, verrà ingaggiato un formatore culturale. Finito l’addestramento, Gavino inizierà la ricerca del proprietario della Luna.
Come sfondo di questa commedia sono stati scelti vari luoghi della Sardegna. Cagliari, S’Archittu (nota frazione di Cuglieri, in provincia di Oristano), dove viene riprodotto il suolo lunare visto nel film, Santu Lussurgiu (in provincia di Oristano), dove è stata ricreata la città fittizia di Cuccurumalu, e San Salvatore di Sinis (frazione di Cabras), il villaggio fantasma mostrato nel film.
La pellicola mostra le tradizioni e i miti della cultura sarda, anche attraverso alcune figure storiche che la caratterizzano, come Eleonora d’Arborea, Amsicora, Sant’Efisio d’Antiochia, il Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, gli scrittori Emilio Lussu e Antonio Gramsci.

Il mondo dei pastori sardi di metà Novecento

2-min“Banditi a Orgosolo” è un film del 1961 diretto da Vittorio De Seta. Michele Jossu è un pastore di Orgosolo che segue il proprio gregge insieme al fratello più piccolo. A un certo punto, è costretto ad accogliere tre briganti, e per questo verrà sospettato dai carabinieri di furto di bestiame e omicidio. Michele è costretto a darsi alla macchia tra le montagne della Barbagia, perdendo così tutto il suo gregge. Inseguito anche da alcuni suoi creditori, ruberà il gregge di un’altra persona, diventando così anche lui un bandito.
Nel film vengono mostrati i territori del Supramonte di Orgosolo, caratterizzati da una natura incontaminata fatta di grotte e gole e dominati da Monte Fumai e Monte San Giovanni.
Il film mostra la vita dei pastori sardi, che per badare al proprio gregge trascorrono in solitudine lunghi periodi lontano dalle loro famiglie. Mette in evidenza le differenze tra i meno abbienti e le classi benestanti della società sarda della Barbagia, tra chi paga costosi affitti per i pascoli e chi li riscuote.

Il rumore della legna

1-min“Sonetaula” è un film del 2008 diretto da Salvatore Mereu, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Fiori. Il titolo del film riprende il soprannome del protagonista della storia, chiamato così per la sua eccessiva magrezza, perché ogni colpo che gli veniva inferto faceva appunto sonù e tàula, letteralmente rumore di legna, come se fosse stato dentro una bara. Il racconto si svolge in Sardegna tra il 1937 e il 1950, e segue la crescita di Zuanne Malune, detto Sonetàula, cresciuto con il nonno e lo zio Giobatta, mentre il padre si trova al confino per un reato che non ha commesso.
Girato in lingua sarda logudorese, il film è recitato da attori non professionisti e mostra diversi luoghi dell’isola. Le scene della cittadina fittizia di Orgiadas sono state girate a Nuoro, Alghero, Oristano, Tempio e Bosa. Nel film vengono messi in evidenza i paesaggi naturali dei Supramonte di Orgosolo, Dorgali e Oliena, e si possono ammirare Sa Fraigada di Bultei e i territori di Orotelli.

Tre diverse prospettive per una sola cultura

Questi tre film raccontano la Sardegna mettendo in evidenza tre aspetti diversi dell’isola. La pellicola di Zucca racconta la cultura e la tradizione sarda attraverso la commedia. De Seta esplora, invece, il mondo della pastorizia sarda di metà Novecento. Mereu rende omaggio alla lingua sarda logudorese, con sullo sfondo la bellezza naturalistica della Sardegna.

Questi sono i tre film che ha scelto per noi Alessandro, tu ne avresti scelto altri? Faccelo sapere nei commenti!

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