No fait a tenni s’ou, sa pudda e s’arriali. La complessità cognitiva del sardo

Progetto senza titolo (9)-minChiariamo subito una cosa. Per noi di Sardegna.com la lingua sarda è un tesoro prezioso da conoscere, preservare e usare. Se nell’ultimo anno ti è capitato di fare un giro sul nostro sito, avrai notato che, quando possiamo, cerchiamo di darle spazio. I proverbi e le frasi idiomatiche in sardo hanno già un loro spazio nel nostro sito, magari un giorno ve lo raccontiamo. Abbiamo chiesto ad Andrea Maccis, un nostro ex collega appassionato di lingua sarda ben ferrato sull’argomento, di scegliere un proverbio sardo e di spiegarcelo. Lui ha fatto di più, e in questo articolo ci dimostra anche come sfatare il mito che il sardo sia una lingua per argomenti semplici. Buona lettura!

Lingue come specchio di popoli e culture

Le lingue non sono solo un mezzo per comunicare, sono in realtà uno dei modi migliori, forse il migliore, per capire i popoli. Lingue diverse spiegano in modi diversi i fatti della vita e, una traduzione, per quanto accurata possa essere, non restituirà mai perfettamente tutte le sfumature offerte dalla lingua originaria. Sarebbe come tradurre un arcobaleno solo con tre colori. O magari con quattro.

Il caso dei proverbi

Questo vale anche e soprattutto per il sardo, lingua che in Sardegna si rischia di dimenticare e che, purtroppo, porta via con sé tanti colori. Si dice che i proverbi siano la saggezza dei popoli e probabilmente crederci sul serio è esagerato, ma si può riconoscere che siano una buona fotografia, scattata tramite una lingua, alla cultura dalla quale sono espressi.
Pensiamo al proverbio “Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”, utilizzato per rappresentare la scelta nella cultura italiana, l’impossibilità di avere tutto. O una cosa o l’altra, non ci sono altre possibilità. Chiaro no?

Il proverbio sardo “No fait a tenni s’ou, sa pudda e s’arriali”

Spesso di dice che il sardo fosse fondamentalmente l’espressione di una società agropastorale, adatta a esprimere concetti semplici, rudimentali. Questo genere di motivazioni viene anche usato per giustificare l’assenza del sardo nella vita scolastica, pubblica o privata di una porzione considerevole di popolazione sarda. Eppure, l’omologo sardo del proverbio “Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca” ci stupisce parecchio. Il problema della scelta è affrontato dal sardo con “No fait a tenni s’ou, sa pudda e s’arriali” che tradotto letteralmente significa “Non puoi avere l’uovo, la gallina e il reale”, dove il reale era una moneta antica.

Complessità cognitive e lingua sarda

Così, il problema della scelta, affrontato in modo dilemmatico in italiano con un rudimentale o questo o quello, assume invece la forma del trilemma in sardo. Se hai una gallina e un uovo potresti tenerteli e non ricevere soldi in cambio, oppure puoi vendere uno dei due e tenerti l’altro. Il succo è che, in questo caso, non puoi avere tutte e tre le cose.

Non ci sembra questa una bella complessità per una società che di solito viene tacciata di essere semplice e rudimentale? Tu che dici?

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