17 aprile 2012

Eventi in Sardegna
Il paese di
Bosa, sito in provincia di
Oristano, è l’unico centro urbano della
Sardegna che è stato edificato sull’estuario di un fiume, dov’è possibile navigare con piccole imbarcazioni.
Grazie a questa sua caratteristica, ogni anno la prima domenica del mese di Agosto, si festeggia uno degli eventi sacri più importanti della tradizione di Bosa, la festa di
Santa Maria del Mare.
Le imbarcazione per la festa di
Santa Maria del Mare, vengono addobbate con bandiere, canne e fiori colorati per accompagnare la Madonna nel tragitto che compie sulle acque del fiume dalla chiesa di
Bosa Marina fino alla Cattedrale sita nel centro storico della città, dove viene celebrata la messa della mattina.
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4 aprile 2012

Cultura in Sardegna
La
Sardegna è una terra che da sempre ha una grande
tradizione di artigianato. I manufatti prodotti sono stati strumenti di vita quotidiana e in alcuni casi mezzo di sostentamento dell’economia locale ma ora sono anche souvenir apprezzati da turisti, curiosi o amanti del bello.
Numerosi sarebbero i manufatti di cui parlare, ma sicuramente alcuni si distinguono per la fama che hanno acquisito nel tempo. Come ad esempio le famose
maschere di Mamoiada che vengono indossate dai
Mamuthones durante le rappresentazioni del Carnevale della città. Sono maschere in legno di pero dipinte di colore nero dai tratti somatici molto accentuati.
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3 aprile 2012

Eventi in Sardegna
Anche nel 2012 si festeggerà Sa Die de sa Sardigna. Da qualche giorno la Giunta regionale ha approvato il nuovo programma per i festeggiamenti che interesseranno i giorni che vanno dal 24 al 28 aprile.
Con Sa Die de sa Sardigna, anche detti i “vespri sardi”, si identificano i giorni dedicati al popolo sardo e all’identità della Sardegna. Durante i giorni che precedono il 28 aprile, si commemora la piccola rivoluzione popolare del 1794 che seguì al rifiuto dei reali piemontesi di soddisfare alcune richieste di ordine politico ed economico avanzate dal popolo sardo. Il risultato fu l’espulsione dei governanti piemontesi dall’isola. Ma questo fu solo il culmine di un malcontento derivante da numerose cause e che ebbe l’effetto di rafforzare e portare alla luce la forte identità isolana e il carattere dei sardi.
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5 marzo 2012

Cultura in Sardegna
Il
matrimonio selargino è una della tradizioni più affascinanti e particolari che vengono tramandate in Sardegna. A Selargius quando una coppia convola a nozze tutto il paese, insieme ai paesi limitrofi, partecipa attivamente alla loro festa. Gli sposi e i compaesani si vestono con i ricchi abiti del
folclore campidanese.
Il corteo nuziale dello sposo e quello della sposa, che procedono separatamente per le strade del paese addobbate con palme e fiori, è capitanato dai rispettivi padri. I due cortei sono preceduti dai suonatori di launeddas, dai tamburini provenienti da Oristano e dai tumbarinos di Gavoi. Le ragazze di Selargius tengono sul capo cestini di vimini contenenti pane e dolci.
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14 febbraio 2012

Sagre e Folklore in Sardegna
Tre le più curiose e particolari tradizioni sarde vi è senza dubbio la medicina popolare e tra queste quella che ha mantenuto intatto tutto il suo fascino è “la terapia dello spavento”. Questa usanza viene praticata principalmente nella provincia di Cagliari e di Nuoro da 47 persone, che hanno imparato a utilizzarla in famiglia o perché sono stati guariti a loro volta.
La tradizione sarda prevede che per guarire da uno spavento che ha messo in agitazione l’animo del mal capitato si devono usare alcuni tra gli elementi naturali quali: l’acqua che va gettata sul malato o cosparsa con il segno della croce; la terra presa nel posto dove è avvenuto lo spavento e sulla quale il malato deve segnare delle croci; il fumo prodotto o con la cera, o con le foglie di palma, i fiori, l’incenso, il rosmarino.
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28 dicembre 2011

Cultura in Sardegna
Tra le
tradizioni popolari della Sardegna quella che riguarda la medicina è indubbiamente quella più particolare. E non si parla della medicina moderna, quella a cui siamo abituati oggi, ma di superstizioni e credenze popolari largamente diffuse nell’isola sarda.
Centinaia di persone in Sardegna praticano la guarigione tramite riti che sono tramandati di generazione in generazione, ma solo alle persone che vengono ritenute adatte, e attraverso l’uso di elementi naturali.
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20 dicembre 2011

Gastronomia in Sardegna
La tradizione del Natale in Sardegna impone che questa importante festività venga festeggiata in un modo particolare, tipico di quest’isola del Mediterraneo: preparando cioè un tipo di pane caratteristico che viene cucinato rigorosamente nel periodo natalizio. E ogni zona della Sardegna ha il proprio tipo di pane con cui festeggiare il Natale.
In particolare, nella zona del Logudoro esistono due particolari tipi di pane natalizio. Il primo è il cosiddetto bacchiddu ‘e Deu: letteralmente traducibile con “bastone di Dio”, è un pane dalla forma di bastone con la punta rivolta verso il basso, simile al bastone vescovile, e viene donato ai bambini durante la questua. Il secondo è il sa pertusitta: un grande pane sulla cui crosta venivano rappresentata scene di vita pastorale, con immagini di pastori, cani e pecore.
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23 novembre 2011

Cultura in Sardegna
Il
significato della bandiera sarda affonda le sue radici in un passato intriso di leggenda e confermato dalla realtà storica: l’origine del vessillo dei quattro mori,
simbolo della Sardegna, tutt’oggi resta avvolta da un affascinante mistero.
Originariamente il significato della bandiera sarda era legato alle vicende belliche della
Corona di Aragona, che dominò la Sardegna dal 1324 al 1479 (anno in cui nacque invece la Corona di Spagna). La tradizione storica vuole che le quattro teste del vessillo rappresentino le altrettante vittorie conseguite dai catalano-aragonesi in Spagna contro gli invasori mori:
Saragozza,
Valencia,
Murcia e le
Baleari.
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29 settembre 2011

Cultura in Sardegna
Prima della globalizzazione dell’anglosassone festa di
Halloween, in
Sardegna la commemorazione dei morti aveva altri nomi. La coincidenza del periodo fa pensare a tradizioni comuni che si perdono nella notte dei tempi, prima ancora che le religioni istituzionalizzassero le ricorrenze, quando l’uomo viveva con il ritmo delle stagioni.
La
celebrazione della vigilia di Ognissanti, in Sardegna, prende il nome di
Is Animeddas (
Sardegna del Sud) o
Su Mortu Mortu (
Sardegna del Nord), ma le denominazioni cambiano da paese a paese (
Su Prugadoriu a Seui, ad esempio).
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