Organizza il tuo viaggio 2022 a Caprera! Qui trovi tutte le informazioni turistiche su Caprera: scopri le cose da fare, cosa vedere e dove soggiornare a Caprera. Pianifica e prenota online le tue prossime vacanze consultando la lista degli alloggi più adatti alle esigenze tue e della tua famiglia con Sardegna.com!
L'isola di Caprera fa parte dell'arcipelago della Maddalena, che si trova all'estremità nord-orientale della Sardegna. Collegata all'isola madre da un ponte, è stata dichiarata Riserva naturale ed è protetta da un vincolo assoluto di inedificabilità.
Si può raggiungere attraverso La Maddalena grazie ai traghetti della Saremar, che partono ogni giorno dal porto di Palau con frequenze variabili da mezz'ora a un'ora. La Maddalena è collegata anche con Santa Teresa di Gallura. D'estate il Comune ha stabilito il numero chiuso delle automobili per ridurre il traffico, molto intenso a luglio e agosto.
Giuseppe Garibaldi sapeva avrebbe trascorso l'ultimo atto della sua esistenza a Caprera, ed e' l'ultima eredità affidata alla storia dal grande generale. E lì che ordinò di seppellire le sue ceneri, in una tomba di granito grezzo. Lì é rimasta la sua casa, le sue barche, i suoi oggetti diventati cimeli di un museo fra i più conosciuti e visitati del mondo. Dicono che poche ore prima di morire, il due giugno del 1882 alle 18.20 come indicano il calendario e l'orologio ancora appesi a una parete, Garibaldi chiese di vedere per l'ultima volta il mare. Guardò lontano, respirò con le energie che gli restavano quell’aria satura di salsedine, forse pensò che il paradiso non sarebbe stato molto diverso da quell’isola amatissima.
Da terra di pescatori e di marinai l'arcipelago e' diventato centro di cultura ambientale, meta di vacanze dorate e oggetto di desiderio per la grande edilizia turistica.
Caprera ha dovuto cedere solo alla forza irresistibile del fuoco. Parte della meravigliosa pineta di Garibaldi e' stata divorata dagli incendi, ma l'estrema dimora dell'eroe ha mantenuto intatta la sua straordinaria carica di suggestione.
Oggi tuttavia non e' più un'isola. Il passo della Moneta, un ponte-diga da cui si gode un panorama spettacolare, la unisce alla Maddalena da molti anni. Ma senza stravolgerne la natura di terra selvaggia.
Protetta anche da quel titolo di riserva naturale. D'altronde le attrattive turistiche non mancano. Si può salire fino alle vette di Monte Teialone e di Poggio Stefano e dare uno sguardo sull'arcipelago. Tutt’intorno le rocce di granito rosa che disegnano uno scenario da favola.
Cala Coticcio e’ piccola e stretta quasi come un fiordo. Il fondale e' basso, rocce e sabbia fino alla minuscola spiaggia scavata fra le rocce di granito. Più a nord, lo scenario selvaggio della Messa del Cervo e a sud-est la celebre Cala Brigantina, destinazione preferita dai traghetti estivi, carichi di bagnanti. I nomi dei luoghi sono tracce remote di leggende, di antichi naufragi, di storie di battaglie navali. Di cui rimangono disseminati sui fondali sabbiosi dell'arcipelago i resti: relitti di ogni epoca, piccoli tesori confusi nella vegetazione marina che si offrono all'esplorazione senza grandi difficoltà.
A sud la visita può continuare con Punta Rossa, raggiungibile grazie a una piccola strada. Le spiagge di Cala Portese, il panorama di Porto Palma e dell'isoletta il Porco, dominati dal monte Fico.
Il villaggio Club Mediterraneè si trova invece sulla Cala Garibaldi, dove l'eroe sbarcava per raggiungere la sua casa. Altri scorci di grande bellezza si trovano sulla costa nord-occidentale, quasi tutti inaccessibili da terra. La Cala Napoletana e la Cala Caprarese: ovunque la purezza delle acque e' assoluta e la trasparenza del mare permette di ammirare i fondali e gli anfratti sommersi, dove il pesce ancora abbonda. Con una piccola barca o un gommone lo spettacolo naturale diventa inimmaginabile e con quello la possibilità di addentrarsi nelle minuscole cale nascoste fra le rocce.
Caprera offre un ricco campionario di meraviglie, da godere anche lontano dalla stagione calda, quando l'isola diventa un punto di riferimento turistico straordinario. In autunno e anche d'inverno, grazie al clima mite e temperato della Sardegna, lo scenario dell'arcipelago, di cui l'ultima dimora di Garibaldi e' la perla forse più preziosa, regala momenti emozionanti e immagini indimenticabili.
Il museo garibaldino.
Costituito dalla "casa bianca" di Giuseppe Garibaldi, comprende un piccolo insieme di edifici che l'eroe fece costruire a partire dal 1856, quando decise di stabilirsi nell'isola. Fra i cimeli conservati ed esposti nel compendio, le carrozzelle, le sciabole di guerra, le bandiere e le medaglie del generale. Si possono visitare la stanza da letto di Garibaldi, le camere dei figli, la cucina e il soggiorno con tutti gli oggetti di uso domestico comprese le candele che l'eroe fabbricava con Meucci durante il soggiorno in America. Poi mobili, dipinti, la carrozzella ortopedica dono della Regina Margherita di Savoia, ritratti e il letto di Garibaldi nel punto dove volle essere trasportato per vedere il mare poco prima di morire. Davanti alla casa, il busto dell'eroe, realizzato nel 1883, il mulino a vento e il mulino frantoio. Seguendo un breve sentiero si arriva alle tombe della famiglia Garibaldi e alle barche usate dal generale durante la sua permanenza a Caprera. Fino al 1959 era Clelia Garibaldi, ultima figlia del grande generale, a guidare i turisti nella visita alla casa.
Gli orari di apertura del compendio garibaldino sono questi: nei giorni feriali dalle 9 alle 14, nei festivi dalle 9 alle 13. La visita è gratuita nella prima domenica di giugno, il 15 agosto e il 25 dicembre. Il lunedì il museo è chiuso.
Il centro velico.
Chi desidera imparare l'arte della navigazione a vela può trovare a Caprera uno dei centri più rinomati. Seguendo uno stile di vita quasi militare, gli istruttori della Lega navale insegnano la vela in corsi full-immersion di durata e livello variabili. Gli allievi, che arrivano da ogni parte del mondo, vengono impegnati a tempo pieno, vincolati alla vita in comune del centro, con orari e regole rigorosissimi. Sono bandite comodità e lussi di qualsiasi genere, ma il risultato è garantito. Il tutto in uno scenario naturale di incomparabile bellezza.
Escursioni.
E' possibile compiere il giro delle isole a bordo di piccoli traghetti e di imbarcazioni private, che fanno tappa a Spargi, Budelli, Santa Maria, Razzoli e Caprera. Il percorso è straordinariamente suggestivo e comprende in genere la sosta in alcune spiagge.