Volete qualche esempio di ciò che offre la Costa Smeralda e che renderà appagante e ricca la vostra vacanza in Sardegna?
Qui troverete spiagge da sogno in cui rilassarsi sorseggiando un cocktail, un mare dalle mille sfumature d’azzurro da scoprire facendo immersioni o gite in barca, un campo da Golf che il resto del mondo ci invidia, musei e siti d’arte e cultura con opere di artisti di fama internazionale, siti archeologici di grande fascino, un territorio ricco di percorsi per escursioni a piedi, in bici o a cavallo, locali alla moda e un’esclusiva vita notturna.
Escursioni in barca
Scivolare silenziosamente lungo la costa della Costa Smeralda permette di vivere un’esperienza unica.
Giungere dal mare è sicuramente il modo migliore per scoprire ogni anfratto e baia più segreta.
Se a questo si aggiungono bagni di sole nelle acque dal profondo blu, bè, il gioco è fatto.
Gli itinerari proposti per una gita in barca sono i più variegati: escursioni di mezza o una giornata, in motoscafo o veliero, costeggiando la terra per arrivare sino alle Isole dell’Arcipelago de La Maddalena.
Giocare a Golf
Il Pevero Golf Club di Porto Cervo, cuore della Costa Smeralda, è considerato uno dei più straordinari campi da Golf al mondo.
La sua unicità risiede sia nella posizione che nello stesso percorso, ricco di insidie.
Progettato da Robert Trent Jones, architetto di campi da golf di fama mondiale, il green del Pevero si integra perfettamente al contesto di straordinaria bellezza che caratterizza questo tratto di costa: per l’ideatore infatti il territorio rappresentava già in sé una vera e propria perla, con i cespugli di macchia mediterranea, le conformazioni rocciose e i laghetti naturali, e per tale motivo sarebbe stato impensabile turbare quel perfetto mix di elementi.
Inaugurato nel 1972, il Pevero Golf Club ricevette battesimo ufficiale nel 1979, anno in cui ospitò l’Open D’Italia.
Il Pevero Golf Club ospita tra l’altro numerose gare e manifestazioni di respiro internazionale.
Il clima mite della zona, inoltre, permette di praticare la maggior parte delle discipline lungo tutto l’arco dell’anno.
(Eno)ArcheoTour
Scegliere di fare un archeotour significa scoprire la ricchezza del territorio della Costa Smeralda che non si ferma al mare, ma si addentra verso l’interno disseminato di siti carichi di magnetismo, lo stesso che portò gli antichi abitanti a scegliere quei posti per costruirvi fortezze, insediamenti e luoghi di culto.
La particolarità dell’itinerario che vi porterà a conoscere la più antica civiltà del Mediterraneo passa anche attraverso la percezione dell’energia e della terra emanate dal contesto ambientale.
Ecco perché vi suggeriamo, se potete, di visitare questi siti in occasione di solstizi ed equinozi, momenti in cui, grazie ai giochi di luce di sole e luna, si rivela la grandiosa conoscenza astronomica degli antichi nuragici.
Tappa obbligata le straordinarie Tombe dei Giganti “Coddu Vecchiu” (in sardo gallurese Lu Coddhu ‘Ecchju), conosciute anche come Tombe dei Giganti di Capichera, nel territorio di Arzachena e poi “Li Lolghi”.
Agli amanti dell’antichità suggeriamo poi un (Eno)ArcheoTour poiché è quasi d’obbligo un pensiero verso un altro elemento che caratterizza la regione: il vino.
I numerosi reperti archeologici hanno ormai rafforzato l’ipotesi della conoscenza della vite e del nettare degli dèi da parte dei nuragici, dunque abbinare l’archeologia alla scoperta di uno dei più eccellenti prodotti della Gallura, quale il Vermentino DOCG, diviene quasi naturale.
Arte e cultura
Le opere dei migliori artisti contemporanei fanno spesso tappa in Costa Smeralda, in percorsi espositivi unici capaci di parlare al cuore delle persone.
Da Andy Warhol a Keith Haring, da Rot Lichtenstein a Modigliani, passando per Jeff Koons, il meglio della pittura, scultura fotografia si inserisce in una cornice naturalistica unica.
Tra gli spazi dedicati segnaliamo la Louise Alexander Gallery, (Via Aga Khan 1, 07021 Porto Cervo - louise-alexander.com) e il Monti di Mola Museum, (Via del Porto Vecchio, 1, Porto Cervo - mdmmuseum.com).
Porto Cervo
Porto Cervo è certamente sinonimo di Costa Smeralda, il cui nome richiama la sua conformazione naturale, che ricorda la figura di un cervo.
Si affaccia sul mare, mimetizzandosi perfettamente nel verde: la piazzetta e il porto rappresentano sicuramente dei luoghi da non tralasciare.
Gli amanti del mare ogni anno si riuniscono presso lo Yacht Club Costa Smeralda, fondato nel lontano 1967 e vale la pena godere delle luci del tramonto passeggiando per le banchine e ammirando le incredibili architetture nautiche in ormeggio.
A poca distanza, su un piccolo promontorio, sorge la chiesa di Stella Maris, capolavoro dalle linee moderne. Progettata dall’architetto Michele Busiri Vici, la struttura è arricchita da dettagli di grande suggestione e arredi preziosi.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Porto Cervo
Porto Rotondo
Al pari del vicino Porto Cervo, Porto Rotondo, la creatura dei nobili veneziani Luigi e Nicolò Donà delle Rose, divenne presto una delle più importanti realtà del turismo mediterraneo.
L’insenatura quasi perfettamente circolare, già battezzata Poltu Ridundu in gallurese, ben si prestava per i progetti dei due fratelli, che fecero del luogo un centro artistico e culturale oltre che patria del turismo di lusso.
Gli scultori Andrea Cascella, Giancarlo Sangregorio e Mario Ceroli furono tra i primi a delineare il profilo di vie, piazze ed edifici attraverso interventi d’arte contemporanea.
Piazzetta San Marco, in omaggio alle origini dei fondatori, il Teatro all’Aperto, la Vecchia Darsena sono tra i punti di maggiore attrazione della località.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Porto Rotondo
Arzachena
Il “luogo dell’azzurro”, per richiamare una delle ipotesi sull’origine del nome, è il principale Comune sotto la cui giurisdizione ricadono le numerose frazioni balneari.
Tra le vie del centro storico piene di negozi si ergono edifici religiosi che accarezzano vari secoli.
Tra questi segnaliamo la chiesa di Santa Lucia, inerpicata su un colle da cui si gode una spettacolare vista e arricchita recentemente dalle decorazioni sulla scalinata che richiamano le figure degli arazzi sardi, rendendola una vera e propria opera d’arte.
L’uomo non è stato certamente l’unico ad aver creato punti di particolare interesse. Nella regione tempestata da pietre modellate da venti e acque non poteva mancare una delle rocce più caratteristiche della zona, il Fungo Monti Incappiddatu, ormai vero e proprio simbolo della città.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Arzachena
Baja Sardinia
Nel pieno del boom economico avviato dalla fondazione del Consorzio Costa Smeralda, la famiglia Gentili, ammaliata da un arenile chiamato Cala Battistoni, decise di acquistare e investire sulla terra intorno, un tempo occupata dalla Marina Militare Italiana.
Nacque così Baja Sardinia, ribattezzata in questo modo dallo stesso fondatore: un vecchio stazzo – la tipica abitazione rurale della Gallura – e un forte militare videro subito nuova luce, sotto forma di rinomati hotel e ristoranti, immersi un contesto altamente ri-qualificato tanto da rendere la stessa località uno dei borghi turistici più rinomati della zona.
Le acque turchesi, le rocce disegnate dai venti e le soffici sabbie portarono, in breve tempo la frazione a divenire uno dei più importanti punti di riferimento per le vacanze.
Sport e divertimento contribuirono a definire l’unicità del luogo: immersioni, vela e windsurf sono alcune delle numerose attività capaci di rispondere alle esigenze dei più sportivi mentre, sul fronte dell’intrattenimento notturno, locali come il Ritual, discoteca suggestiva inserita tra i ruderi di un vecchio castello e le rocce, e il Phi Beach, situato tra le scogliere adiacenti all’antico Forte Cappellini, fanno di Baja Sardinia una delle capitali del divertimento estivo smeraldino.
A breve distanza sorge il parco giochi d’acqua Aquadream, perfetto per le gioie di adulti e bambini.
Per ulteriori approfondimenti consultate la Guida Turistica di Baja Sardinia
Cannigione
I numerosi canneti che sorgono nel territorio originarono il toponimo Cannigione, un piccolo borgo di pescatori sorto su una vallata che sfiora il Golfo di Arzachena.
Quello che un tempo era punto di attracco per le piccole imbarcazioni al centro degli scambi commerciali con la vicina Isola de La Maddalena, è divenuto, nella seconda metà del secolo scorso, una rinomata località costiera in cui trascorrere le proprie vacanze, con le numerose attività, le spiagge e le cale, immerse nella natura e riparate dai venti e i punti di importante interesse naturalistico, come gli stagni, habitat di rare specie faunistiche tutte da scoprire.
L’ottima funzionalità del porto e la vicinanza con l’Arcipelago de La Maddalena, rende inoltre, Cannigione, punto di partenza perfetto per le escursioni in barca.
Per ulteriori approfondimenti consultate la Guida Turistica di Cannigione
Poltu Quatu
Uno scorcio su Caprera e le isole del vicino Arcipelago de La Maddalena e un pezzo di Corsica poco più avanti, fanno parte del panorama che si scorge da Poltu Quatu, il porto nascosto, posizionato in un punto strategico del fiordo che caratterizza il profilo costiero del Nord-Est della Sardegna.
Definito tra i più belli al mondo, Poltu Quatu, fondato nel 1987, è la perfetta riproduzione di un antico borgo marinaro, con la piazza centrale, i vicoli e le case circondate dal granito rosa scolpito dai venti.
Il mare limpido e i bianchi arenili arricchiscono quest’oasi di classe e relax, punto di riferimento ideale per tutti i naviganti.
Lo stesso porto infatti, sia per la sua felice posizione – riparato dai venti e dalle correnti marine – sia per la recente ristrutturazione funzionale anche alla realizzazione di numerose strutture ricettive, ha ottenuto nel 2010 la Bandiera Blu degli approdi turistici, importante riconoscimento ricevuto grazie alla qualità dell’approdo, alle misure di sicurezza e ai servizi presenti.
Golfo Aranci
Attorno al nome di questa località ruotano numerose leggende: dal ritrovamento, da parte di alcuni increduli pastori, di migliaia di frutti che si cullavano sulle onde, alla elevata presenza di granchi (da ranci – granchi, appunto).
Quale che sia la realtà, è certo che chi si reca qui va incontro a spiagge di (stra)ordinaria bellezza, alcune selvagge e immerse nel verde, altre dotate di numerosi servizi.
I fondali riservano ricche sorprese, habitat di interessanti specie e veri e propri paradisi per gli amanti delle immersioni.
Sott’acqua lo spettacolo non è riservato esclusivamente alla natura: il fondale marino infatti, ospita il MuMart (Museo Marittimo d’Arte) compreso in uno spazio in cui flora e fauna marina si combinano con l’arte.
Il museo è visitabile anche attraverso il curioso sottomarino Mizar, rendendo lo spettacolo fruibile a tutti.
E sempre tra le acque si incontra una vera perla: la Sirenetta, una statua di bronzo realizzata dallo scultore Pietro Longu, che due volte al giorno (alle 11.30 e alle 17.00) emerge dal mare cantando Procurade e moderare, un antico componimento rivoluzionario in lingua sarda.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Golfo Aranci
Nei dintorni
Visita ai borghi galluresi: San Pantaleo, Luras, Aggius, Berchidda e Palau
Lasciarsi per un momento il mare della Costa Smeralda alle spalle, per addentrarsi nell’interno, riserva tante sorprese, al pari delle migliori spiagge.
Percorrendo le strade dagli scenari degni dei migliori set cinematografici, con fitti boschi, graniti, nuraghi e colline, su cui si adagiano i migliori vigneti della zona, si raggiungono alcuni dei più interessanti borghi del territorio.
A 14 km da Porto Cervo e a 20 da Olbia, incassato tra monti di granito, si erge San Pantaleo, che da un’altura domina la strada per Arzachena/Costa Smeralda.
Nato per esigenze religiose, un gruppo di artisti e pittori ne hanno fatto una bohème, ispirati da un’atmosfera informale e fuori dal tempo.
Imperdibile il mercato del giovedì, dove la ricchezza artigianale di Gallura emerge in tutto il proprio splendore.
A poco più di 50 km da Porto Cervo e a soli 35 km da Arzachena, sorge Luras, patria di olivastri secolari dalle folte chiome. Tra tutti si innalza imponente s’Ozzastru, pianta millenaria dichiarata monumento naturale nel 1991.
Il centro abitato ospita il Museo Etnografico Galluras, uno spazio che accuratamente riporta storia, cultura e tradizioni del popolo gallurese (Via Nazionale 35, Luras – galluras.it - Ingresso € 5,00).
A circa 60 km da Porto Cervo e a pochi minuti di auto da Luras, è possibile raggiungere Aggius, comune Bandiera Arancione conferita dal Touring Club nel 2005.
Il centro abitato particolarmente curato racconta secoli di storia, alcuni dei quali caratterizzati dal banditismo, fenomeno a cui è stato dedicato un museo, dove gli ambienti sono dedicati a riportare le dinamiche di un lungo e travagliato periodo (via Pretura, Aggius – museodiaggius.it - Ingresso € 5,00).
Berchidda, (65 km da Porto Cervo), cuore pulsante del festival Time in Jazz - Festival internazionale, fondato da Paolo Fresu, che invade il territorio con le note jazz durante la seconda settimana di Agosto (timeinjazz.it) -, ospita il più importante museo dedicato al Vino, che con percorsi enologici-etnografici, illustra l’aspetto culturale del vino in Sardegna (via Gian Giorgio Casu, 5, Berchidda - muvisardegna.it - Ingresso € 5,00).
Poche decine di chilometri per raggiungere la punta più a settentrione dell’Isola: Palau, dove la vita scorre tra moli e ormeggi, è anche punto d’imbarco per l’Isola de La Maddalena.
Numerosi punti panoramici costellano il territorio, imboccando strade che arrivano sino all’estrema sommità per poi discendere nelle spiagge più incantevoli.
E a proposito di rocce scolpite dai venti, è certamente da non perdere il simbolo del territorio: la Roccia dell’Orso, situata su un promontorio nell’omonimo Capo.
Costellano il litorale le sette piccole isole che formano l’Arcipelago de La Maddalena, Parco Marittimo dal 1994. Spargi, Budelli (o Spiaggia Rosa, chiamata così per il colore dell’arenile), Caprera, sono solo alcune delle mete contemplate nelle numerose escursioni in barca proposte, il cui costo ricade intorno ai 40€.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Palau