Il ricco territorio di Oliena è lo scenario perfetto per le attività all’aria aperta, immersi in un contesto naturalistico affascinante, con grotte nascoste tra boschi di lecci, querce secolari, corbezzoli e ginepri, ai dirupi sospesi nel vuoto, dominati dai voli di grifoni e aquile.
Avrete l’imbarazzo della scelta per fare meravigliose escursioni, trekking, visite a siti archeologici e grotte, gite sul fiume in kayak.
Il borgo con le sue antiche case in pietra merita senz’altro una passeggiata tra i suoi vicoli e non mancheranno certamente le occasioni per fare gustose degustazioni enogastronomiche ma anche visite ai rinomati laboratori artigianali.
Trekking sul Monte Corrasi
Il massiccio calcareo dolomitico del Monte Corrasi, definito dallo scrittore nuorese Salvatore Satta come il monte “più bello che Dio abbia creato”, si contraddistingue per la sua morfologia aspra: il paesaggio quasi lunare, che definisce l’intero Supramonte, si alterna a veri e propri paradisi botanici.
Dalla Punta Corrasi (1400m circa), lo sguardo spazia a 360°, toccando il Monte Ortobene di Nuoro, dominando la stessa Oliena, Orgosolo e le vallate circostanti per arrivare al Gennargentu e a Est accarezzare il mare del Golfo di Orosei.
Farete dei meravigliosi trekking e porterete con voi l’indimenticabile ricordo dei profumi e dei colori di questo angolo di Sardegna.
Escursione alla Valle di Lanaittu
Gli itinerari di trekking passano anche per la suggestiva Valle di Lanaittu, la cui conformazione, disegnata dal Rio Flumineddu, segna il confine tra i territori di Oliena e Dorgali.
Meta di appassionati da tutto il mondo, la Valle è anche teatro di numerose altre attività come canyoning, arrampicata e speleologia, date le numerose grotte presenti.
Le grotte di Sa Oche – la voce - e Su Bentu – il vento - , sono tra le più rappresentative. Figlie di fenomeni carsici millenari, il loro nome è dovuto al suono dell’aria generata dagli spostamenti di imponenti masse d’acqua al loro interno.
Le cavità, collegate tra loro, sono lunghe chilometri mentre le ampie sale sono arricchite da cristalli, laghi e spiagge di sabbia di quarzo. Nell’insieme si tratta di un sistema molto complesso, ancora del tutto da scoprire.
Poco lontana è situata la Grotta Corbeddu. Il suo nome deriva dal celebre bandito Giovanni Corbeddu, che nell’Ottocento, tra le pareti della cavità, trovò rifugio per lungo tempo.
La sua importanza, tuttavia, risiede nei ritrovamenti archeologici avvenuti al suo interno: resti di ossa umane e utensili di osso e pietra testimoniano, infatti, la più antica presenza di Homo Sapiens in Sardegna, oltre a animali ormai estinti, come il Prolagus Sardus.
Visita al sito archeologico Sa Sedda de Sos Carros
Dal Paleolitico alle popolazioni nuragiche il passo è breve. Sa Sedda de Sos Carros è infatti a poca distanza. Il complesso archeologico distante circa 16 km dal borgo di Oliena, deve il suo nome al punto in cui sostavano i carri, e rappresenta uno dei siti più importanti per via delle tracce di lavorazione dei metalli.
Numerose capanne circondano una struttura che probabilmente rappresentava un luogo cultuale, la cui architettura si caratterizza per la precisione dei blocchi che la compongono e le teste di muflone scolpite in altorilievo. Nelle vicinanze di questa si trova una vasca cerimoniale a gradoni, teatro di riti legati all’acqua considerata sacra.
Come arrivare: poco prima delle fonti de Su Gologone si svolta a destra per percorrere la strada verso la Valle di Lanaitho. Al bivio si prosegue a sinistra sino a un incrocio che indica il rifugio "Sa Oche". Procedendo nella stessa direzione, dopo 500 metri si giunge in prossimità della struttura da cui partono le visite guidate.
Il sito è quindi facilmente raggiungibile e accessibile anche ai bambini.
Ingresso € 5,00: ridotto € 3,00.
Visite dal 1 aprile al 2 novembre – orari ore 11.00 - 13.00 - 15.00 - 17.00.
info@gestursardegna.com
Trekking a Tiscali
I lunghi fianchi del Monte Corrasi, costellati da fitti boschi abitati da cinghiali e mufloni, proteggono invece un altro sito, quello del Villaggio di Tiscali, rifugio di antichi sardi e luogo impenetrabile per gli invasori romani, costruito all’interno di una dolina e raggiungibile percorrendo un sentiero scavato dal vento.
Simbolo della resistenza barbaricina, le costruzioni sono piccole e circolari, circondate da una folta vegetazione che tra quelle pareti calcaree ha trovato habitat fertile per la creazione di un ecosistema unico nel suo genere.
Per raggiungere il sito è fondamentale l’ausilio di guide esperte, poiché è necessario seguire sentieri tra il Supramonte di Oliena e quello di Dorgali, di spesso difficile individuazione.
Sono necessari, inoltre, abbigliamento e calzature adatti al trekking.
Il costo delle escursioni varia in base al numero dei partecipanti, alla tipologia di percorso scelta, e alla durata.
Kayak sul fiume Cedrino
In mezza o una giornata è possibile immergersi nella natura adottando un nuovo punto di vista: quello sul kayak lungo un percorso fluviale tra i più suggestivi della Sardegna.
Le escursioni sul Cedrino, che partono dal parco adiacente le sorgenti di Su Gologone, possono essere fatte con guide o in autonomia e sono adatte anche ai principianti.
Il corso del fiume è infatti privo di correnti, rendendo la navigazione libera da particolari difficoltà.
Si può raggiungere, partendo da Oliena, percorrendo la strada in direzione Dorgali per circa 6 km, seguendo le indicazioni per le stesse sorgenti.
Il noleggio dei kayak va da € 15,00 a € 20,00.
www.sorgentisugologone.it
Visite e degustazioni alla Cantina Sociale di Oliena
Dal viaggio lungo i sentieri del Supramonte a quello volto alla scoperta del territorio di Oliena attraverso il gusto e l’olfatto, elogiando uno dei più prelibati vini di Sardegna: il Nepente.
“Non conoscete il Nepente nemmeno per fama? Ahi lasso!”, recitò il buon D’Annunzio.
E per gli amanti del nettare degli dèi, effettivamente sarebbe un peccato andar via da Oliena senza aver gustato tale ricchezza.
Si tratta di un Cannonau DOC coltivato esclusivamente in questo territorio. Il nome rimanda all’antica lingua greca, il cui significato risiede in “nessuna tristezza”, ispirando storie e suggestioni in Omero, Ippolito ed Erodoto.
Rosso, corposo, vellutato e fiero, il Nepente è frutto di procedure antiche tramandate nel tempo.
All’interno della Cantina Sociale, fondata nel 1950 e che raccoglie le produzioni di decine di viticoltori olianesi, è possibile effettuare visite guidate e degustazioni.
Cantinam Oliena - Via Nuoro; Tel. e Fax. 0784.287509 / info@cantinasocialeoliena.it
Tra le vie del centro storico con le sue architetture religiose
Qualche passo nel selciato centro storico di Oliena e vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo.
È qui che si scoprono le antiche case che conservano ancora l’architettura originaria dove una grande arcata introduce all’ampio cortile prima condiviso da più famiglie.
Tra gli aspetti che più colpiscono di Oliena, vi è certamente l’elevato numero di chiese che sorgono nel centro abitato – ben undici -, alle quali si aggiungono quelle campestri.
L’edificazione di tanti luoghi di culto, avvenuta per lo più tra il Seicento e il Settecento, è stata favorita dalle ottime condizioni economiche e una forte propaganda della fede.
I due elementi andarono per lungo tempo di pari passo grazie all’opera dei Gesuiti, allevatori, agricoltori e artigiani oltre che predicatori e insegnanti, segnando la storia e lo sviluppo del paese.
La chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio di Loyola e la vicina struttura collegiale descrivono senza dubbio la più importante e imponente traccia del loro passaggio. L’edificio si innalza nell’omonima piazza, introdotto da due ampie scalinate e affiancato da un alto campanile, visibile da ogni punto del paese.
Nonostante il Santo Patrono sia il sopracitato Ignazio, è però a San Lussorio che gli olianesi dedicano la più grande festa religiosa del paese. Di architettura gotico-catalana, la piccola chiesa faceva parte del convento dei Frati Minori di San Francesco d’Assisi.
Visita ai laboratori artigianali
Il saper fare è di casa a Oliena, dove gli artigiani, con abili gesti tramandati da generazioni, danno vita a una miriadi di oggetti.
Ed è proprio la vita ciò che viene trasmessa nei manufatti, quella di un’intera comunità fortemente legata a un pastoralismo e un’agricoltura i cui aspetti si ramificano in tutte le peculiarità culturali, dall’abbigliamento, alle feste, al cibo.
Non è inconsueto dunque, passeggiare tra i vicoli e imbattersi nella bottega del calzolaio Franco Corrias che ancora realizza su misura cambales e cosinzos, le tipiche calzature dei pastori ormai ricercate anche dai turisti; o ancora perdersi tra gli intrecci dei gioielli in filigrana d’oro o d’argento, portatori di simboli e significati di ancestrali credenze o nei fili di lana o seta degli scialli indossati dalle donne che, nei loro abiti tradizionali composti e rigidi, con i fazzoletti colorati, davano l'idea di un campo di fiori, per utilizzare le parole di Grazia Deledda in Cenere.
In tali espressioni artistiche emerge un vero e proprio trionfo di colori, forme e materiali, frutto di tanta creatività e pazienza.
È possibile assistere alla lavorazione degli scialli contattando il laboratorio “Su Recramu”, e restare incantati dalla grazia che trasmettono i gesti femminili, gli stessi di Anna Gardu, vera e propria artista dell’arte dolciaria.
Ispirata da quei fili di seta e dalle filigrane delle antenate, Anna crea capolavori con farina, uova e pasta di mandorle: gli elementi della tradizione sarda – monili, pavoncelle, fiori, animali – si trasformano in golosi bocconi capaci di ingannare i sensi.
Nel suo laboratorio, i dolci sono rivisti come materie plasmabili, portatori di magia, racconti, profumi e vita del territorio, preziosi e raffinati come gioielli da accarezzare, ammirare e addentare, vere e proprie opere d’arte che hanno incantato i pubblici delle più grandi manifestazioni mondiali, come l’EXPO e la Biennale di Venezia.
In occasione dei grandi eventi di Oliena, come Cortes Apertas (a metà settembre), Anna espone anche nel suo paese natale.
Laboratorio Su Recramu: Sig.ra Carmina Tupponi tel. +39 3497070154 / 0784 285210 - Gianfranca Cacceddu - Tel. +39 3494908105.
Passeggiata sui sentieri delle sorgenti “su Gologone”
Basta spostarsi di pochi chilometri da Oliena per immergersi in un contesto naturalistico unico, creato nei millenni dal lavoro ininterrotto di acque e venti.
Alle sorgenti carsiche de Su Gologone vi accoglie il fruscio del vento che accarezza gli alberi e il gorgoglio delle acque che placidamente confluiscono nel fiume Cedrino.
Un breve sentiero conduce al cospetto di due grandi pareti di roccia tra le quali si incastona un lago dove la luce del sole dona a quelle acque spettacolari tonalità turchesi e di profondo azzurro. Nelle stesse si riflette la superficie di rocce e vegetazione, quasi in un ritorno a quella profondità da cui nasce la vita.
L’unicità del sito ha fatto sì che nel 1998 la Regione Sardegna gli conferisse il titolo di Monumento Naturale, ma oltre il riconoscimento normativo, è proprio la sua configurazione che ha da sempre affascinato visitatori e speleo-subacquei che da ogni angolo del mondo accorrono per addentrarsi nelle sue profondità.
La più importante spedizione esplorativa è stata realizzata da Alberto Cavedon, che nel 2010 arrivò a una profondità di 135 metri, senza tuttavia riuscire ad andare oltre.
A pochi passi dalle fonti sorge la piccola chiesetta campestre di Nostra Signora della Pietà, che si caratterizza per la semplicità architettonica.
La visita al monumento naturale prevede l’ingresso di € 2,00 (ridotto € 1,50) e si può raggiungere, partendo da Oliena, percorrendo la strada in direzione Dorgali. Dopo circa 6 km si svolta a destra seguendo le indicazioni sino ad arrivare al parcheggio (gratuito) che si trova all’ingresso del parco, quest’ultimo attrezzato di tavoli e parco giochi, oltre che bar/ristorante e noleggio kayak.
www.sorgentisugologone.it
Nei Dintorni
Certamente da scoprire sono i paesi che sorgono a poca distanza da Oliena.
La città di Nuoro, chiamata anche Atene della Sardegna dato il gran numero di intellettuali a cui la stessa ha dato i natali e che si sono distinti in ogni forma d’arte, racchiude un cuore di cultura del nuorese, da scoprire seguendo l’itinerario museale.
Imperdibili sono il Museo del Costume, che raccoglie un vasto numero di elementi legati al patrimonio materiale dell’Isola e la casa natale della Nobel Grazia Deledda, entrambi curati dall’Istituto Regionale Etnografico.
Museo del Costume: via Mereu 56. Biglietto Intero € 5,00; ridotto € 3,00.
Museo Deleddiano: via Grazia Deledda 42. Biglietto intero € 3,00; ridotto € 2,00. Cumulativo: € 7,00.
Entrambi i musei osservano i seguenti orari:dal 1 ottobre al 15 marzo: 10.00 / 13.00 e 15.00 / 19.00 - Chiuso il lunedì; Dal 16 marzo al 30 settembre: 10.00 /13.00 e 15.00 /20.00 - Chiuso il lunedì.
Da non perdere anche il Museo MAN, Museo d’arte della Provincia di Nuoro, che accoglie l’installazione di opere di artisti isolani e d’oltremare, o ancora il Museo Francesco Ciusa, per perdersi tra le opere del grande artista nuorese.
Man: via S.Satta 27. Biglietto intero: € 5,00; ridotto € 3,00; Museo Ciusa, p.zza Santa Maria della Neve. Biglietto intero € 3,00; ridotto € 2,00.
Entrambi i musei osservano i seguenti orari: orari estivi: 10.00 /13.00 e 15.00 /20.00; Orari invernali: 10.00 / 13.00 e 15.00 / 19.00 - Chiuso il lunedì.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Nuoro
E ancora d’arte si parla a Orgosolo (17 km da Oliena), dove il muralismo ha reso il paese celebre in tutto il mondo. I muri di edifici vecchi e nuovi ospitano opere che raccontano storie di Barbagia e di mondo, in un intersecarsi infinito di colori e riflessioni.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Orgosolo
E per chi non vuole rinunciare al mare, consigliamo il delizioso borgo di Cala Gonone (30 km da Oliena), protetto alle sue spalle dai monti del Supramonte e con vista sullo splendido Golfo di Orosei.
Per maggiori informazioni consultate la Guida Turistica di Cala Gonone