Dopo aver curiosato per i vicoli e siti più interessanti della cittadina di Oristano, potrete spingervi alla scoperta del territorio circostante e delle sue numerose attrazioni, tra mare, storia e archeologia.
Vi consigliamo senz’altro di raggiungere e perlustrare la costa facendo splendide gite in barca o escursioni a piedi, in bici e a cavallo nella meravigliosa Penisola del Sinis tra spiagge, stagni, oasi, torri costiere e siti archeologici.
Gita in barca all'Isola di Mal di Ventre
In vacanza a Oristano, tra le cose da fare durante la stagione estiva, raggiungere l'Isola di Mal di Ventre rientra tra le tappe consigliate a ogni tipo di viaggiatore, anche alla famiglia con bambini.
L'isola di Mal di ventre, distante circa 9 km in linea d'aria, è un piccolo paradiso disabitato, lambito da acque turchesi e cristalline che diradano verso un blu intenso a cui difficilmente si può resisterete.
È un gioiello, un lembo di sabbia e vegetazione baciato dal sole, un piccolo sogno che si realizza e che renderà la vostra vacanza indimenticabile.
Qualora decideste di raggiungerla grazie alle gite organizzate, la permanenza si aggirerà intorno alle 6 ore, ma potrete anche scegliere di noleggiare un gommone e sbarcare sull'isola autonomamente.
Per maggiori informazioni segnaliamo: www.maluentu.it
Per noleggio gommoni: www.isoladimaldiventre.com
A spasso per l'Area Marina protetta del Sinis
Sono molteplici i percorsi naturalistici che si possono affrontare nell'Area Marina Protetta del Sinis. A partire da quelli più vicini al paese di Cabras (6 km circa da Oristano) che vi condurranno alla scoperta degli approdi dei pescatori, in prossimità dello stagno.
Dallo stesso punto si raggiunge la Torre Su Pottu, antica torre che testimonia l'attività umana all'interno della laguna fin dai tempi antichi.
La passeggiata prosegue verso la Peschiera Pontis e qui si attraversa il villaggio dei pescatori, circondato da canali popolati da varie specie di volatili come aironi, rondini, pernici di mare e gli immancabili fenicotteri rosa, tappa ideale per gli amanti del birdwatching.
Un altro percorso che vi suggeriamo è quello che vi guiderà alla scoperta dell'Oasi di Seu (19 km da Oristano) e delle bellezze di questo tratto della Penisola del Sinis.
Un'immersione naturalistica che ha come punto centrale il raggiungimento di una torre costiera costruita su un'alta falesia che cade a picco sul mare e vive in perenne dialogo con il vento che accarezza la costa e porta con sé i profumi della macchia mediterranea.
Visita a San Giovanni di Sinis – tra storia e archeologia
La visita a San Giovanni di Sinis rappresenta un percorso a ritroso nel tempo, un viaggio lungo secoli che vi porterà fino alla scoperta dell'antica città romana di Tharros.
Giunti a San Giovanni di Sinis, una delle prime tappe significative è rappresentata dalla piccola chiesa di S. Giovanni, un edificio che risale al VI secolo e cioè al periodo in cui la Sardegna era nell'orbita bizantina. È certamente uno degli edifici più importanti nel panorama dell'architettura romanica in Sardegna.
Proseguendo verso sud, una torre costiera segna il percorso da seguire: si tratta della Torre di S. Giovanni di Sinis che sorge sul promontorio a difesa della costa.
Non distante dalla torre, l'accesso alle rovine della Città di Tharros.
Un grandioso sito archeologico i cui primi scavi risalgono agli anni '60 e che hanno restituito la città dell'epoca romana in cui, grazie alle guide che vi accompagneranno, riconoscerete le abitazioni, il foro, il tempio della città e le immancabili terme.
Davanti a voi, lo stupendo scenario di Mare Morto, sul quale la città di Tharros si affaccia e guarda verso la parte interna del golfo.
Proseguendo la passeggiata lungo il promontorio di Capo S. Marco, potrete raggiungere il faro omonimo e godere di una vista mozzafiato sulla scogliera che si getta a picco su un mare blu intenso.
Da qui lo sguardo si perde su un vasto panorama che guarda la costa, e l'entroterra su cui si staglia l'affascinante colle con la torre costiera di S. Giovanni.
La stessa visita si può compiere a bordo del trenino turistico che parte dalla piazza antistante la chiesa e, con un percorso ad anello, vi accompagnerà fino all'ingresso dell'area archeologica di Tharros.
Per maggiori info sui tour guidati: www.areamarinasinis.it
Gita in barca lungo la Penisola del Sinis
Regalatevi una gita in barca a vela con partenza da Torre Grande (circa 8 km da Oristano) alla scoperta della Penisola del Sinis: solcherete le acque che in passato videro la fioritura della città di Tharros e della sua potenza, seguita dall'arrivo di nemici e invasioni che portarono al suo abbandono.
Una gita adatta a tutti all'insegna del relax e dei panorami che solo la costa del Sinis può regalare.
Costeggiando spiagge di quarzo e torri costiere si giunge all'Isola di Mal di Ventre, punta di diamante della costa oristanese. Impossibile resistere al colore delle sue acque e alla bellezza dei suoi fondali così limpidi in cui potreste incrociare lo sguardo di una tartaruga marina.
A partire da € 90,00 - Maggiori informazioni su:www.sardeo.com
Ammirare la Torre di Mariano II
Simbolo cittadino per eccellenza, la Torre di Mariano II, detta anche “Porta Manna” (porta grande) era anche l'ingresso principale di Oristano quando questa era cinta da mura.
Costruita nel 1290, è l'unica torre superstite di tutta la cinta fortificata, assieme a quella di “Portixedda”, posta al termine di via Mazzini, di cui resiste ancora una timida traccia.
Alta e possente, la sua altezza sfiora i 20 metri, le merlature della torretta superiore hanno il tipico aspetto decorativo delle fortezze medievali.
Testimone secolare del passato cittadino, la Torre è il monumento più rappresentativo al quale il popolo di Oristano è fortemente legato.
Visitare la Cattedrale Santa Maria Assunta
Il Duomo di Oristano, nel suo complesso e nella bella piazza in cui svetta, richiama tradizioni e cultura della città.
Il suo sagrato è stato ed è teatro di eventi culturali, religiosi e folkloristici come la Sartiglia a Carnevale, giostra equestre i cui momenti si svolgono lungo la via che costeggia il Duomo, tra fiumi di folla e vorticose coccarde colorate.
L'interno del Duomo è un tripudio di luce, marmi e arredi che danzano tra lo stile neoclassico e i leziosi merletti rococò.
Ad affiancare il Duomo un imponente campanile a pianta ottagonale, sulla cui cima campeggiano curiosi mascheroni in trachite.
Ingresso gratuito.
Visita alla Chiesa di San Francesco
Accanto al Duomo, lungo la stessa via, si trova la Chiesa di S. Francesco, edificio che per importanza e ricchezza vale una visita a Oristano. Sì, perché nella prima cappella a sinistra è custodito uno dei “crocifissi dolorosi” più importanti del panorama artistico della Sardegna.
Si tratta del Crocifisso di Nicodemo, una scultura sopraffina, realizzata secondo la tipologia più famosa dei “crocifissi dolorosi”.
Un'opera la cui efficacia d'impatto esula dalla credenza religiosa di ognuno. Ecco perché vale la pena osservarlo e lasciarsi incantare anche solo per un istante da questa straordinaria opera d'arte.
Ingresso gratuito.
Passeggiata lungo la Cinta Muraria
Lungo la passeggiata che porta da via S. Antonio a via Cagliari, non distante dalla Pinacoteca di Oristano, una piccola area verde segnala la presenza di alcune tracce appartenenti all'antica cinta muraria.
Dell'altezza complessiva che doveva avere, il muro di protezione oggi risulta notevolmente ridotto ma delimita un angolo carino in cui si può fare sosta, accomodarsi in alcune sedute o raggiungere il vicinissimo bar per una pausa ristoratrice.
Una sosta in Piazza Eleonora D'Arborea
Il “salotto” della città di Oristano è intitolato a Eleonora d'Arborea, giudicessa dell’ultimo dei quattro stati della Sardegna (conosciuti anche come giudicati) caduti nell’orbita degli invasori.
È ricordata anche per aver aggiornato il codice di leggi chiamato “Carta de Logu”, rimasto in vigore fino ai primi dell’Ottocento. Oristano le ha dedicato una piazza, al centro della quale campeggia un grande monumento scultoreo a lei dedicato, inaugurato nel 1881.
La bella piazza è circondata da edifici storici come il Palazzo Civico, l'elegante Palazzo Corrias e altri edifici dalle linee geometriche che ben dialogano con le colonne e la grande meridiana riprodotta sulla facciata del Palazzo Comunale.
Sulla Piazza Eleonora D'Arborea si affaccia un bar storico, un buon motivo per concedersi una pausa prima di procedere la visita del cuore antico della città.
Passeggiata nel Chiostro del Carmine
Il centro storico di Oristano è diviso in due dimensioni, una vivace, battuta dai turisti e ricca di negozi e l'altra, che conserva un'atmosfera intima e silenziosa, non meno affascinante, in cui è bello perdersi per osservare antichi scorci e dimore di un passato lontano.
Si tratta delle via Cittadella de Menorca, via Lamarmora, via Arcais, via Crispi e via Carmine. È qui che sorge l'elegante complesso che comprende chiesa e chiostro del Carmine, realizzato in stile rococò tra il 1776 e il 1785.
È possibile accedervi poiché gli ambienti del chiostro sono stati recentemente convertiti in aule e uffici universitari.
Entrate e passeggiate tra le antiche arcate, in un attimo vi avvolgerà l'atmosfera tipica del monastero con i colori caldi della pietra e le volte a crociera.
Nei dintorni
Cabras, tra mare e archeologia
Il borgo di Cabras si trova a 7 km da Oristano e merita sicuramente una visita, a cominciare dal Museo Civico “Giovanni Marongiu” custode dei reperti archeologici provenienti dall’antica città di Tharros e dei “Giganti” di Mont’e Prama, le importanti opere statuarie rinvenute nel 1974 e successivamente restituite al pubblico dopo un meticoloso restauro.
Meritano una visita anche i ponti sullo stagno omonimo di importanza internazionale, da cui si gode di una splendida vista sul borgo, la Laguna di Mistras, altro splendido sito naturalistico dove gli amanti del birdwatching potranno ammirare una gran varietà di volatili come Cavalieri d’Italia e Fenicotteri rosa.
E poi le spettacolari spiagge di Is Arutas, Mari Ermi e Maimoni solo per citarne alcune.
Da non perdere le sue spiagge da sogno e i suoi bellissimi villaggi western.
Per approfondire consulta la Guida Turistica di Cabras
Una passeggiata a Santa Giusta, a un passo da Oristano
Il paese di Santa Giusta sorge sul naturale proseguimento della via Cagliari, l'arteria principale che attraversa la città di Oristano.
Seppur modesto per dimensioni, il paese cela una storia millenaria che, grazie al suo esteso stagno, l'ha vista protagonista dei traffici commerciali assieme a Tharros e Neapolis, fino al definitivo declino.
Soffermatevi all'ingresso del paese, la chiesa che vedrete eretta sul colle alla vostra sinistra è uno dei più preziosi esempi di architettura romanica in Sardegna. Si tratta della ex Cattedrale di Santa Giusta (XII secolo) che, secondo la tradizione, sarebbe stato luogo (oggi identificato nella cripta) del martirio della santa patrona del paese. Ingresso gratuito.
Santa Giusta è nota anche per il suo stagno, terzo per estensione di tutta la Sardegna, tanto che è stato inserito di recente nei luoghi di interesse comunitario, grazie anche alle specie che vi continuano a nidificare e a vivere nelle sue acque salmastre.
Se siete amanti del birdwatching, lo stagno di Santa Giusta può essere la meta ideale per osservare la vita dei volatili tra cui anche gli eleganti fenicotteri rosa, stupendi anche al tramonto.
A Paulilatino: tra archeologia, pane e tradizione
Paulilatino è un piccolo paese a circa 30 km a nord di Oristano, adagiato su un territorio dominato dal basalto, dai siti archeologici e da numerosi mulini.
Al pane e al suo atavico valore è stato dedicato parte dell'allestimento che guida il visitatore all'interno del Museo Etnografico di Palazzo Atzori.
Un percorso di 14 sale la cui punta di diamante è rappresentata dall'ambiente dedicato ai pani: una visione totale che racconta la vita attraverso il pane: da quello quotidiano a quello decorato, preparato in occasione delle feste, come il prezioso “Pane della Sposa”, simbolo di estrema abilità da parte delle decoratrici che fanno di questi pani delle autentiche opere d'arte.
Il museo si trova in via Nazionale 127; prezzo intero € 5,00, ridotto € 2,50. Chiuso il lunedì.
Una cosa da fare nel territorio di Paulilatino è certamente la visita al Pozzo Sacro di Santa Cristina, un'area archeologica di estremo interesse in cui si mescolano tracce di una Sardegna ancestrale rappresentate da un pozzo sacro e da un nuraghe monotorre, unite a quelle di un passato non troppo distante che trovano espressione nella graziosa Chiesa di Santa Cristina e nelle cosiddette “Cumbessias”, le case dei pellegrini.
Tariffa intera € 5,00; ridotta € 2,50.
Un tuffo nel passato nuragico: il Nuraghe Losa
Merita una visita anche Abbasanta, piccolo paese che sorge sull'altura omonima, a 35 km da Oristano.
In un territorio disseminato di reperti archeologici e chiese di ogni sorta, l'attrazione principale resta il grande complesso di Nuraghe Losa.
Tra i meglio conservati di tutta la Sardegna, il maestoso Nuraghe si distingue dagli altri per alcune caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere.
Una visita adatta anche ai bambini ai quali sono dedicati laboratori che prevedono le tappe illustrate della vita ai tempi dei Nuraghi.
Biglietto intero € 5,00; ridotto € 2,50 - Sito web: www.nuraghelosa.net
Visita a Torre del Pozzo e S'Archittu
La graziosa borgata marina di Torre del Pozzo, nel comune di Cuglieri, a 24 km da Oristano, si affaccia sul Mare di Sardegna scivolando su una costa colorata, ricca di casette arroccate sul declivio di un'altura.
Località turistica per eccellenza, ricca di ristoranti e ottimo punto di partenza per la scoperta dei luoghi che raccontano di mare, montagna e archeologia.
La sua spiaggia è famosa per il promontorio che l'abbraccia a ovest, il cui profilo ricorda quello di una balena che emerge lentamente. Ad avvalorare questa fantasiosa associazione, in alcune giornate ventose l'aria sospinta nella cavità di una grotta sottostante fuoriesce con uno sbuffo dalla parte superiore, ricordando il respiro di una balena.
La spiaggia, sicura anche per i più piccoli, è facilmente raggiungibile dal centro abitato, ed è dotata di chioschi, ristoranti e parcheggi auto a pagamento.
La frazione marina che s'incontra subito dopo è quella di S'archittu, nota per la sua incantevole baia e per “l'archetto”, una formazione rocciosa naturale che ha reso questa località meta ambita di curiosi, amanti della natura e di sportivi. È stata sede del campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze, tanto che ancora oggi i più giovani si cimentano in evoluzioni acrobatiche.
È disponibile un servizio di noleggio canoe per attraversare l'arco e scoprire in tranquillità la bellezza della baia.
Non distante dalla spiaggia, la località offre vari punti ristoro e parcheggi auto a pagamento.
Una giornata a Marina di Torregrande
A soli 6 km da Oristano, la marina di Torregrande è una piccola frazione graziosa e tranquilla, famosa per la grande Torre Aragonese che campeggia al centro dell'esteso lungomare.
A Torregrande (così come viene chiamato, o anche semplicemente “Torre”) si sta anche solo per trascorrere un pomeriggio di sole primaverile, o per godere del silenzio settembrino che riporta la spiaggia a una dimensione più intima.
Non distante dalla città di Oristano, durante la stagione estiva è un'ottima location per gli amanti dello sport, del mare e delle passeggiate rigeneranti.
Il lungo arenile è spesso affollato, specialmente dalle famiglie che qui trovano una spiaggia comoda, sicura e dotata di ogni servizio e sicura per i bambini che possono giocare tranquillamente nei bassi fondali.
Torregrande è anche un'attrezzata dog beach, con area dedicata agli amici a 4 zampe.
Sono anche presenti parcheggi a pagamento e comodi accessi per diversamente abili.
Per maggiori informazioni consulta la Guida Turistica di Torregrande