A Orosei terra e mare si uniscono in una ricca offerta di attività capace di soddisfare ogni tipo di passione. Dallo snorkeling alle immersioni subacquee e le gite in barca, passando per le escursioni a piedi, in bici, a cavallo o in fuoristrada lungo i sentieri che penetrano nella più folta vegetazione.
Diving e Snorkeling
Il mare di Orosei diventa scenario di indimenticabili immersioni subacquee alla scoperta della ricca vita acquatica, tra suggestivi canyon e anfratti, dimore di barracuda, dentici, murene e razze.
A rendere ancora più affascinante la scoperta di questo mondo sommerso, adagiati sul fondale, si trovano alcuni relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Il costo delle attività parte da circa 40 €.
Mountain-bike, Trekking, Equitazione
Il modo migliore per scoprire e vivere il territorio di Orosei è sicuramente scegliendo di fare un’escursione in bici, a piedi, a cavallo o anche a bordo di un fuoristrada.
Gli itinerari di trekking portano sulle pendici del Monte Tuttavista per poi costeggiare il fiume Cedrino e inoltrarsi tra le colline che circondano le spiagge e i sentieri all’interno del Parco di Bidderosa. Da qui godrete di un panorama unico che abbraccia terra e mare.
Escursioni in barca nelle cale del Golfo di Orosei
Le più belle cale del Golfo di Orosei, che ogni anno conquistano i primi posti delle classifiche sulle destinazioni più magiche, stanno lì, a poche onde da Orosei, nel territorio di Baunei.
Terra e mare si fondono dando vita a scenari unici e spettacolari dove il Supramonte, ricoperto di fitti boschi si getta in un mare verde azzurro con le falesie divenute nel tempo ardui percorsi per i coraggiosi climber. A far da contorno a questo spettacolo della natura alcune delle più belle spiagge della Sardegna.
Cala Luna: scenario di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, famosissimo film del 1974 con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, Cala Luna è semplicemente incantevole e magica: la spiaggia dorata contrasta con il turchese e smeraldo delle acque in cui si specchia la montagna alle sue spalle.
A renderla ancora più affascinante ci sono le grotte, fresco riparo nelle ore più calde della giornata. Si raggiunge via mare o attraverso un semplice trekking di circa 2 ore che passa per Codula Fuili. Cala Luna è dotata anche di servizio ristoro.
Cala Sisine: proseguendo verso sud si trova Cala Sisine dove la spiaggia, foce di un fiume che discende dall’Altopiano del Golgo , è protetta dalle falesie di Serra Ovra , che dall’alto dei loro 500 metri si versano a picco sul mare.
Un mare anche questo semplicemente spettacolare che potrete perlustrare facendo snorkeling .
Cala Biriola: un piccolo arco scolpito dai venti definisce Cala Biriola, dove l’arenile di un bianco quasi accecante si immerge in acque che variano dal turchese allo smeraldo.
I profumi dei fitti boschi disposti sul costone del monte alle sue spalle circondano la spiaggia, arricchita da splendide rocce color ocra erose dal vento.
Gli appassionati di snorkeling ameranno nuotare perlustrando i suoi fondali.
Cala Mariolu: lo spettacolo della natura prosegue su Cala Mariolu, una delle più belle e più amate di tutta Sardegna e il cui nome nasce dal curioso appellativo – mariolo, ladro – con cui i pescatori ponzesi, negli anni 60, chiamavano la foca monaca, solita “rubare” il loro pescato.
Cala Mariolu è conosciuta anche come Ispuligi de Nie, “pulci di neve”, termine che, in sardo, rimanda ai sassolini bianchi che caratterizzano questa splendida cala.
La spiaggia, dai fondali molto bassi, è perfetta anche per i giochi dei più piccoli.
Cala dei Gabbiani: acqua verde smeraldo, fondale visibile a molti metri oltre la riva, sabbia, piccoli ciottoli bianco marmorei e alle spalle lo spettacolo delle pareti rocciose circondate dalla vegetazione.
Cala dei gabbiani, prosieguo di Cala Mariolu, si può raggiungere solo via mare.
Cala Goloritzè: l’ultima cala del Golfo è un vero e proprio monumento naturale, raggiungibile anche con un bellissimo e semplice trekking a piedi.
Creatasi in seguito a una frana, qui i giochi dei colori sono regalati dalle sorgenti sottomarine, che conferiscono all’acqua tonalità e sfumature turchesi.
Il Monte Caroddi, meta di appassionati freeclimber, sovrasta la piccola baia circondata dalla macchia mediterranea.
A renderla una delle più suggestive cartoline che spesso rappresentano la Sardegna su riviste e siti web, un imponente arco di roccia da cui ci si può tuffare o passare a nuoto, magari facendo snorkeling.
Le Grotte: tra una cala paradisiaca e l’altra del Golfo di Orosei vi suggeriamo di includere nell’escursione via mare anche una visita a una delle grotte lungo il tragitto in barca.
La Grotta del Fico e la Grotta del Bue Marino, un tempo habitat della foca monaca, sono uniche e imperdibili.
Resterete affascinati dalle loro ampie sale, dai corridoi lunghi chilometri che ospitano numerosi laghi alimentati da fiumi sotterranei mentre vi ritroverete circondati da pareti tempestate di scultoree stalattiti e stalagmiti.
Dalla Marina di Orosei è possibile dunque, noleggiare un gommone o prender parte alle escursioni organizzate.
Le escursioni in battello, con partenze anche da Cala Gonone (28 km circa da Orosei) prevedono svariati itinerari che toccano più cale; il prezzo varia in base alle diverse opzioni.
Per chi sceglie gli itinerari a piedi, si consiglia di affidarsi a guide esperte, in particolare per Cala Mariolu e Cala Biriola.
Per godere appieno della bellezza dei territori si consiglia la visita in bassa stagione.
Passeggiata nel centro storico
Palattos Betzos è il toponimo che indica il quartiere storico, il cui significato – palazzi vecchi - rimanda alle antiche dinamiche che hanno segnato la storia di Orosei.
Tra le vie lastricate si staglia un itinerario delineato dalle piccole case in pietra, tracce di un passato contadino, contrapposte alla ricchezza dei palazzi, dimore delle più facoltose famiglie della zona.
Le vicende medioevali sono raccontate dagli ultimi segni di un castello, dove la torre, chiamata oggi prejone vetza (prigione vecchia) dall’alto della sua posizione, sussurra ricordi di azioni difensive e ottocentesche prigionie.
La grande religiosità che ha caratterizzato Orosei fin dai tempi antichi, è invece riportata dalle numerose chiese, ben 17. Da visitare, tra tutte, la parrocchiale di San Giacomo Maggiore considerata tra le più suggestive della Sardegna per le sue linee settecentesche che hanno affascinato i più grandi viaggiatori. D.H.Lawrence, in Mare e Sardegna, la descrisse come « […]“un pezzo da pittore”, quella grande, pallida facciata barocca in cima al dolce pendio, e quello strano edificio scuro al suo fianco, con i suoi innumerevoli tetti rotondi».
Visita al Nuraghe Osalla
Sulla cima della striscia di terra che separa la spiaggia di Osalla da Cala Osalla, si incontra una delle più importanti testimonianze archeologiche del territorio: il Nuraghe Osalla, chiamato anche Gulunie. La sua particolarità risiede nella posizione: è infatti tra i pochi in Sardegna sorto in prossimità del mare.
Il sito è facilmente raggiungibile con una passeggiata a piedi. Vi consigliamo di portar con voi una macchina fotografica perché da quassù il panorama è unico e la vista spazia su gran parte del Golfo di Orosei.
Il Nuraghe si può raggiungere partendo da Orosei e procedendo in direzione sud per circa 5 km lungo la SS125.
Nei dintorni
Galtellì
Bastano circa 9 km da Orosei per raggiungere Galtellì e immergersi negli scenari di uno dei più bei romanzi di Grazia Deledda, scrittrice nuorese e Nobel della letteratura. Proprio a Garteddi, come viene chiamata in sardo, si inseriscono le vicende dei personaggi del suo romanzo Canne al Vento, tra viottoli, chiese, dimore e campagne che continuano a preservare lo stesso fascino che ispirò l’autrice.
Questi luoghi oggi fanno parte del Parco Deleddiano, che prevede un itinerario che tocca le ambientazioni del romanzo: dalla Basilica di San Pietro alla Casa delle Dame Pintor, fino a giungere al Castello di Pontes, i cui ruderi riportano storie di antichi baroni e imprese medioevali. Il Monte Tuttavista, testimone di millenarie vicende storiche e tempestato da una vegetazione che in primavera conquista profumati decori e protegge il borgo.
Per gli amanti dei bei paesaggi è sicuramente da visitare: dall’alto della sua cima, sovrastata dalla statua bronzea del Cristo, lo sguardo abbraccia la vallata del fiume Cedrino per arrivare al mare, sfiorando le bianche sommità del Montalbo.
Ma per godere di una vista insolita si consiglia di concedersi un po’ di tempo al cospetto de Sa Preta Istampata, la parete rocciosa riconosciuta monumento naturale, dove venti e acque si sono divertiti a creare una suggestiva finestra che guarda al Supramonte.
Galtellì, per la qualità dei servizi e l’offerta di un turismo attento alla relazione con l’ospite, è entrata recentemente a far parte del circuito Comunità Ospitali.